I CASI SONO DUE di Armando Curcio

Fra le tante Commedie che sto recitando da più di 30 anni, da quando cioè ho una mia Compagnia (nei primi 10 anni assieme a mio fratello Aldo e poi da solo), non saprei proprio dire quale sia quella che è piaciuta di più al pubblico. Ho ricevuto nel 1999 l’ambito premio “Renato Simoni” la cui motivazione fra l’altro dice: sempre più forti e quasi esclusivi con il sopraggiungere della maturità, si sono fatti in lui l’impegno e la responsabilità di “Custode della grande tradizione attorale napoletana”.

Ed ecco quindi la mirabile serie di spettacoli destinati a restaurare un repertorio otto-novecentesco con accento nobile da Scarpetta a Curcio, e a mantenere vivo nella coscienza e nel cuore degli spettatori, con un marchio costante e inconfondibile di intelligenza critico-storica, il patrimonio di questo meraviglioso repertorio. Ho recitato 6 Commedie di Eduardo, di Armando Curcio ne ho realizzate tre: “A che servono questi quattrini”, “La fortuna con la effe maiuscola” (scritta con Eduardo) e “I casi sono due”, che fu - nel 1982 - la prima Commedia realizzata con la Diana O.R.I.S. di Lucio Mirra, che produce ormai i miei spettacoli da 30 anni.

Fu un inizio travolgente, piacque molto a Federico Fellini, che vide lo spettacolo tre volte e scrisse fra l’altro: “Ecco il teatro quello vero che funziona da sempre, come una bella festa fra vecchi amici con cui stai subito bene” e concludeva dicendo: “Nutrendo la speranza che tutto ciò che di spensierato, allegro, buffonesco, patetico, assurdo e traziatamente umano, hai visto accadere su quel palcoscenico, spente le luci e uscito dal teatro, tu possa ritrovarlo fuori nella vita!”Il critico Enrico Fiore del Mattino di Napoli scrisse: “È uno degli spettacoli più compatti, calibrati e divertenti che si siano visti negli ultimi anni”. Giovanni Raboni, sul Corriere della Sera scrisse: “Avrò il coraggio di dire che ‘I casi sono due’ di Armando Curcio, messo in scena da Carlo Giuffrè che lo interpreta da par suo, è lo spettacolo più bello di questa stagione? Sì, ormai l’ho detto e spero di essere creduto! Giuffrè ne ha tirato fuori un capolavoro di intelligenza, di comicità pacatamente irresistibile, di scintillante malinconia”.

Per questo rimetto in scena la Commedia, perché piacque molto allora ai critici e al pubblico, piacque anche quando la ripresi nel 1992 e sono certo che piacerà anche questa volta.

Carlo Giuffrè

“La fortuna con l’effe maiuscola” nella stagione 1996-1997, “Non ti pago” nella stagione 1997-1998, “Natale in casa Cupiello” in quella del 1998-1999, “Sei personaggi in cerca d’autore” nel 2000-2001, “Miseria e nobiltà” nel 2002-2003, “Il medico dei pazzi” nel 2004-2005 e “Il Sindaco del Rione Sanità” nel 2007-2008, sono le commedie che Carlo Giuffrè ha rappresentato sul palcoscenico del Garibaldi. Angela Pagano nella stagione 1998-1999 è stata protagonista con Carlo Giuffrè in “Natale in casa Cupiello”.

Aperitivo a Teatro

Per questo sabato l'iniziativa "Aperitivo a Teatro" è sospesa: riprenderà dal 6 febbraio.