LE STORIE SUI MURI

 

Le Storie sui muri è promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Figline Valdarno nell'ambito degli incontri sulla storia dell'arte, che quest'anno giungono alla loro ottava edizione. Il tema dei 7 appuntamenti sarà lo studio di affreschi dal Trecento al Seicento.

Nel trascorso ciclo d’incontri s’è ragionato di mostre. Fugaci convegni d’opere provenienti da luoghi differenti: occasioni speciali per veder radunate in un unico posto creazioni informate a una comune matrice culturale o magari uscite dalle mani d’un solo artefice. Dall’esposizioni temporanee sono per ovvi motivi esclusi gli affreschi (fatti salvi quelli staccati e quindi diventati oggetti mobili).

Ma gli affreschi, quando siano espunti dal contesto per cui furono eseguiti, perdono il più delle volte gran parte di sé. Come appunto càpita nelle mostre; dove per solito si offrono spaesati, con l’aria smarrita dei relitti erratici. L’impossibilità di rappresentare la produzione a fresco d’un pittore o di un’epoca, e di compararla poi con opere invece trasferibili, è ancor più grave nel caso degli affreschi monumentali o dei cicli. Lacuna, questa, che può essere anche molto dolorosa, giacché non è raro che quell’ineluttabile assenza pregiudichi o debiliti l’immagine che d’un artista o di un’intera stagione una mostra vorrebbe prospettare.

Se ne sono sperimentati gli effetti proprio nell’esposizione che quest’anno s’è ordinata agli Uffizi sull’arte a Firenze nel Settecento. Un secolo la cui altezza non può esser misurata senza aver nozione chiara proprio dei grandi affreschi che illustrano pareti e soffitti di palazzi e chiese. Ed è servito a poco esibire i bozzetti preparatori: buoni per evocare l’invenzione, non già l’effetto lirico e teatrale di quelle pitture scenograficamente grandiose. Ecco, gl’incontri a cavallo degli anni 2009 e 2010 cercheranno di dar nozione dell’importanza della pittura murale. L’altra volta dunque s’è discusso dell’effimero. Stavolta si parlerà dell’inamovibile poesia degli affreschi.

 

                                                                                                                   Antonio Natali
                                                                                                      Direttore della Galleria degli Uffizi