19/06/2012 13:39

Anche Figline sottoscrive odg su diritti popolo Saharawi

L’assessore alla Cooperazione internazionale, Danilo Sbarriti, ha partecipato all’incontro in Provincia


Era presente anche l’assessore alla pace e alla Cooperazione internazionale del Comune di Figline, Danilo Sbarriti, alla conferenza che si è tenuta sabato scorso a Palazzo Medici Riccardi con il presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica (Rasd) e nella quale le istituzioni hanno richiesto di riconoscere la Rasd contro la sistematica violazione dei diritti umani.

 


Alla conferenza di Firenze hanno partecipato il presidente della Regione Enrico Rossi, il presidente della Provincia Andrea Barducci ed una trentina di Comuni toscani, che con il proprio gonfalone hanno accolto e riconosciuto il presidente della Rasd Mohamed Abdelaziz.

 

Nell’occasione è stato presentato un ordine del giorno che approva la realizzazione di un “Quaderno di obiettivi ed azioni degli enti locali italiani a tutela dei diritti umani dei saharawi nel Sahara occidentale occupato”. L’iniziativa – che ha il patrocinio di Anci e Upi Toscana - ha lo scopo di richiedere alle Nazioni Unite di dare incarico alla Missione speciale “Minurso” di vigilare sul rispetto dei diritti umani in quelle zone; di invitare l’Unione Europea ed il Governo ed il Parlamento Italiani, a chiedere alle Nazioni Unite di garantire il rispetto dei fondamentali diritti umani della popolazione saharawi nel Sahara Occidentale occupato; di favorire ed organizzare regolarmente visite di rappresentanti di enti locali, istituzioni ed organizzazioni nelle zone occupate del Sahara occidentale, per dare voce alle sofferenze e alle ingiustizie subite da tanti cittadini saharawi che chiedono solo, da quasi quaranta anni, il loro diritto all’autodeterminazione e alla pace.


“Era importante, e lo sarà anche in futuro – ha detto l’assessore Danilo Sbarriti – che il Comune di Figline sia presente in questo percorso
per dare sostegno alle popolazioni saharawi. Oltre che attraverso questo ordine del giorno, ad agosto parteciperemo attivamente al progetto ospitando con Incisa una delegazione di bambini provenienti dal Sahara occidentale: anche questa iniziativa servirà per affermare ancora una volta il rispetto dei diritti umani”.


Ricordiamo che l’ex colonia spagnola del Sahara occidentale avrebbe dovuto, almeno secondo le deliberazioni della Corte internazionale dell’Aia e di numerose risoluzioni dell’Onu, esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione fin dal 1975.
Il territorio fu invece invaso e occupato dal Marocco, e così gran parte della popolazione fu costretta a fuggire sotto i bombardamenti verso l’Algeria, dove da allora vive in campi di rifugiati nel deserto del Tindouf. Chi invece è rimasto nei territori occupati è vittima di continue repressioni da parte del Governo marocchino.


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