17/02/2010 13:03

Parcheggio "D'Acquisto": chiusa una vicenda lunga 25 anni

Il sindaco: "Abbiamo mantenuto la promessa di gravare il meno possibile sul bilancio comunale"

 

L'Amministrazione comunale mette la parola fine al contenzioso su piazza Salvo D'acquisto, con un accordo transattivo che consente al Comune di Figline un risparmio di circa 700mila euro rispetto a quanto stabilito dalla sentenza della Corte di Appello di Firenze.
“Due anni fa la nostra Amministrazione – ha spiegato il sindaco – si è trovata ad affrontare gli effetti di una sentenza che affondava nei primi anni '80. In questi 24 mesi, grazie anche all’ottimo lavoro svolto dai nostri funzionari, abbiamo intrapreso tutte le necessarie procedure legali, e infine siamo riusciti a concludere definitivamente il contenzioso contenendo in maniera netta la cifra inizialmente prevista per il risarcimento. Nel 2008 avevamo promesso che avremmo affrontato la vicenda con il massimo impegno, per pesare il meno possibile sul bilancio comunale e sulle tasche dei figlinesi. Adesso che il contenzioso sul parcheggio di piazza Salvo D’Acquisto è chiuso definitivamente, possiamo affermare di aver mantenuto quella promessa”.
Come noto, la vicenda risale ai primi anni '80 e riguarda la realizzazione del parcheggio dove sorgono le Poste. Allora i proprietari del terreno impugnarono le procedure messe in atto dal Comune di Figline per l'esproprio dell'immobile. Nel 2004 il Tribunale condannò il Comune in primo grado al pagamento di circa 754mila euro a titolo di risarcimento del danno. La Giunta dell'epoca pagò – come era necessario – e impugnò la sentenza, ma nel 2008, a causa del cambiamento di alcune normative, la sentenza di secondo grado rivide il metodo di valutazione dell'immobile, elevando il risarcimento complessivo (con gli interessi e la rivalutazione) a circa 2 milioni e 900mila euro.
Avverso questa sentenza il Comune ha proposto ricorso per Cassazione. Inoltre, nel dicembre 2009, nell’intento di sanare la situazione, ha pagato l'importo di 719mila euro sulla base dell’articolo 43 del “Testo unico degli espropri”, riservandosi di continuare a difendersi in tutte le sedi competenti.
Tuttavia, la vicenda si è poi conclusa grazie a una transazione con i proprietari dei terreni per un importo aggiuntivo di 700mila euro. Questo accordo, in sostanza, ha consentito al Comune di risparmiare circa 700mila euro rispetto al risarcimento che era stato stabilito dalla sentenza della Corte di Appello e di evitare i costi e i rischi della prosecuzione dei processi.
“Esprimo grande soddisfazione – ha detto l'assessore al Bilancio – perché non era facile gestire e lasciarci alle spalle la vicenda di piazza Salvo D'Acquisto nel modo più corretto e, al tempo stesso, più vantaggioso per il Comune. Noi ci siamo riusciti e, nel frattempo, abbiamo portato avanti gli investimenti e non abbiamo tagliato le spese utili alla collettività, spese che anzi, per quanto riguarda il settore sociale, sono cresciute negli ultimi anni; il tutto centrando costantemente gli stretti obiettivi del Patto di stabilità”.


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