“Le nostre sono città che hanno sempre dimostrato piena disponibilità all’accoglienza, ma per garantire una piena integrazione serve più chiarezza sull’intero percorso”.
E’ il commento dei sindaci Giulia Mugnai e Paolo Sottani (rispettivamente di Figline e Incisa Valdarno e Greve in Chianti) sulla possibilità che il Poggio alla Croce, frazione divisa tra i due comuni, possa ospitare circa 30 migranti per volontà di un privato, in una struttura di sua proprietà.
Ieri i due sindaci hanno quindi convocato la cooperativa Cristoforo di Pontassieve - a cui probabilmente la Prefettura di Firenze affiderà la gestione dei migranti - con l’obiettivo di approfondire tempistica e modalità di arrivo, ma anche definire il tipo di attività che svolgeranno nel caso in cui siano ospitati al Poggio alla Croce. I sindaci Mugnai e Sottani, che hanno appreso dell'iniziativa di sabato 18 marzo senza ricevere alcun invito, stanno organizzando un nuovo incontro per la prima settimana di aprile con la partecipazione della Prefettura e della cooperativa".
“Ci sono ancora molti aspetti da definire, di natura burocratica ma soprattutto in termini di progettualità e sostenibilità – hanno spiegato i due sindaci -. Numeri così importanti di migranti in una frazione con poche centinaia di residenti e dalle caratteristiche logistiche particolari, rischiano di alterare l’equilibrio delle comunità e non garantiscono le migliori condizioni per l’accoglienza. Stiamo lavorando per fare chiarezza e individuare le soluzioni più opportune affinché non si vada a modificare il clima di coesione e solidarietà che ha sempre caratterizzato la frazione del Poggio alla Croce. Siamo certi che la Prefettura vorrà ascoltare le richieste di istituzioni e cittadini per costruire progetti veri di accoglienza”.