E’ stato l’ufficio dell’assessore regionale Gianfranco Simoncini la sede dell’incontro che si è tenuto ieri per affrontare un altro capitolo della vicenda Pirelli, il cui stabilimento figlinese rientra in un processo di riassetto societario che si teme provochi problematiche occupazionali e disperda le conoscenze e le competenze acquisite sul territorio.
“E’ stato un incontro interlocutorio e per niente positivo – ha spiegato il sindaco Riccardo Nocentini -, dalla proprietà non sono arrivate le garanzie che oramai chiediamo da mesi, garanzie a tutela della produttività dello stabilimento e quindi dei lavoratori che vi operano con una professionalità riconosciuta in tutto il mondo”.
La Pirelli di Figline produce cordicelle metalliche per pneumatici (settore steel-cord) ed occupa nello stabilimento di via Petrarca a Figline quasi 400 lavoratori. Questo settore vede proprio il suo centro direzionale a Figline e la produzione suddivisa in 5 stabilimenti fra Italia (Figline), Turchia, Germania, Brasile e Romania (lo stabilimento più recente). Il Gruppo sta cercando un partner proprio per sostenere la produzione della cordicella metallica e per questo la multinazionale si è affidata a istituti bancari.
“Come più volte ribadito – ha concluso Nocentini – le istituzioni seguiranno molto da vicino l’evolversi della situazione, perché lo stabilimento di Figline è parte della nostra storia, della nostra economia e del nostro tessuto sociale: per questo continueremo a vigilare e a chiedere le garanzie necessarie per chi vi lavora”.
All’incontro di ieri, oltre all’assessore regionale Simoncini e al sindaco Nocentini, era presente anche il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, e il responsabile relazioni industriali del Gruppo Pirelli, Vittorio Biagioni.